Bonus ristrutturazione 2024

I bonus per le ristrutturazioni sono incentivi finanziari offerti dal governo per incoraggiare i proprietari di immobili a effettuare lavori di ristrutturazione: detti possono essere utilizzati per finanziare una vasta gamma di interventi di ristrutturazione, come lavori di restauro, miglioramento dell’efficienza energetica, adeguamento sismico, installazione di impianti solari e molto altro ancora.
Il Bonus Ristrutturazione è una misura introdotta dal governo italiano per incentivare la ristrutturazione edilizia.
Le spese ammissibili al bonus includono lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, eliminazione delle barriere architettoniche e interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
È importante tenere presente che il bonus viene erogato sotto forma di sconto in fattura o di credito d’imposta, e può essere utilizzato per compensare l’imposta sul reddito delle persone fisiche o dell’impresa.
Per poter usufruire del Bonus Ristrutturazione è necessario rispettare determinati requisiti e le spese ammissibili al Bonus Ristrutturazione includono diversi interventi di ristrutturazione edilizia qui, a titolo di esempio:

  1. Lavori di manutenzione straordinaria: riparazione o sostituzione di impianti idraulici, elettrici o termici, rifacimento di tetti, facciate, pavimenti, intonaci, ecc.
  2. Restauro e risanamento conservativo: interventi volti a preservare e ripristinare gli elementi architettonici e storici degli edifici, come il restauro di affreschi, cornicioni, portali, ecc.
  3. Eliminazione delle barriere architettoniche: l’installazione di ascensori, rampe per disabili, ampliamento di porte e corridoi per rendere gli edifici accessibili a tutti.
  4. Miglioramento dell’efficienza energetica: interventi finalizzati a ridurre il consumo energetico degli edifici, come l’installazione di pannelli solari, caldaie a condensazione, isolamento termico, sostituzione di serramenti, ecc.
  5. Interventi di sicurezza: ad esempio, l’installazione di sistemi antincendio, allarmi, porte blindate, ecc.

I bonus per le ristrutturazioni possono assumere diverse forme, tra cui:

  • Detrazioni fiscali: Questa forma di bonus consente ai proprietari di immobili di detrarre una percentuale dei costi sostenuti per i lavori di ristrutturazione direttamente dalle imposte da pagare.
  • Sgravi fiscali: In alcuni casi, i bonus per le ristrutturazioni possono essere sotto forma di sgravi fiscali, che riducono l’importo delle imposte da pagare.
  • Contributi diretti: In alcune situazioni, i bonus per le ristrutturazioni possono essere erogati come contributi diretti, in cui il governo fornisce un finanziamento o un sostegno economico per coprire una parte dei costi dei lavori di ristrutturazione. Questi contributi possono essere concessi in base a criteri specifici, come l’efficienza energetica o l’adeguamento sismico dell’immobile.

Venendo alla fattispecie concreta, attualmente, l’agevolazione per il 2024 è rappresentata dal bonus ristrutturazioni 2024.
Trattasi di un’agevolazione edilizia che permette di recuperare parte delle spese sostenute da chi realizza lavori in casa, attraverso una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi e con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia così come per gli anni precedenti, è riconfermato con le stesse regole anche per il 2024.
Novità rispetto agli anni precedenti riguardano le modalità di fruizione dell’agevolazione. Mentre si potrà beneficiare della detrazione, ovvero lo sconto sull’IRPEF dovuta, la strada rimarrà chiusa invece per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.
Per i lavori con CILA aperta a partire dal 17 febbraio 2023 è previsto un divieto generalizzato introdotto dal decreto Cessioni, il DL 11/2023.
Difatti, le successive Leggi di Bilancio, compresa la Manovra 2024, non hanno introdotto novità significative ma, rilevanti -rispetto alle regole previste per lo scorso anno- le novità relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Fino al 31 dicembre dell’anno in corso i contribuenti possono portare in detrazione fiscale le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini).
Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore resta di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare.
L’agevolazione edilizia, quindi, permette ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF del 50 per cento delle spese sostenute entro il limite massimo.
Le regole restano le stesse già previste dall’articolo 16-bis del TUIR.
Inizialmente la detrazione IRPEF ammontava al 36 per cento e il limite di spesa era dimezzato, si attestava a 48.000 euro. In seguito è aumentata la misura della detrazione ed è stato innalzato il tetto massimo.
Il funzionamento, tuttavia, rimane lo stesso previsto per l’agevolazione originaria: per il calcolo del limite si deve moltiplicare quello previsto per la singola unità immobiliare per il numero di unità immobiliari che sono censite in catasto all’inizio dei lavori.
Concretamente, se un’unità immobiliare viene divisa in due alla fine dei lavori si deve in ogni caso prendere in considerazione il tetto di 96.000 euro.
Vediamo, pertanto, quali sono le regole generali per avere diritto all’agevolazione edilizia e quali sono i lavori che danno accesso al bonus ristrutturazioni.
La detrazione del 50 per cento spetta per i seguenti lavori:

  • lavori di manutenzione ordinaria(ad esempio, installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe), straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini(interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali.
Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento.
E’ opportuno, infine, fare un accenno ai soggetti che possono accedere al bonus ristrutturazione 2024, riservato a tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti. Possono, pertanto, beneficiare della detrazione, ovvero di uno sconto sull’IRPEF dovuta, tutti i soggetti chiamati al pagamento delle imposte sui redditi.
L’agevolazione edilizia spetta anche se i soggetti sono residenti fuori dall’Italia.
Il proprietario dell’immobile non è l’unico che ha diritto all’agevolazionegiacché può beneficiare del bonus ristrutturazione chi provvede al sostenimento delle spese per i lavori e ha un titolo tra quelli indicati nella disciplina.
Possono beneficiare del bonus edilizio i seguenti soggetti:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Avv. TAMARA MOIRA AGOSTINO
– Studio Legale Avv. TAMARA MOIRA AGOSTINO – via Pordenone, 13 – 20132 Milano – tel. 02.89760067 segreteria@acglawyers.eu.

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