Giu 6, 2025 | Le nostre News, Edilizia

IL CTU IN EDILIZIA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE.

Il Consulente Tecnico d’Ufficio è, come noto, il soggetto dotato di specifiche competenze che, d’ufficio o a istanza di parte, può essere nominato dal Giudice al fine di analizzare o decidere aspetti particolari che esulano dalle competenze tecnico-giuridiche e che sono necessarie ai fini della decisione di una controversia.

La consulenza tecnica (che può essere di due tipi, percipiente o deducente) assume un rilievo centrale anche nelle controversie in materia di edilizia; nominato dal Giudice tra soggetti dotati di particolari requisiti egli partecipa all’udienza, svolge le indagini demandategli dal giudice e riassunte nel quesito prospettatogli giungendo a redigere una relazione finale che, consegnata al giudice, fornisce a quest’ultimo gli elementi tecnici necessari a decidere la controversia insorta tra le parti.

Ovviamente il giudice, peritusperitorum, non è vincolato al rispetto dei risultati cui perviene il consulente, ben potendo, motivatamente, disattenderne le argomentazioni. Nella prassi tuttavia, il consulente gioca un ruolo centrale in tutti i procedimenti civili in cui viene nominato.

La nomina del consulente avviene tramite la scelta effettuata tra i nominativi iscritti in appositi albi tenuti nei tribunali del distretto.

Tuttavia, non è previsto alcun esame di accesso né una verifica effettiva delle capacità del candidato, il che può portare alla nomina di consulenti impreparati e a conseguenze negative sui procedimenti.

Per queste ragione e al fine di migliorare la qualità complessiva delle consulenze è all’esame del senato un disegno di legge che punta a colmare le criticità del sistema vigente istituendo un corso di formazione teorico-pratica obbligatorio, rivolto a geometri, architetti e ingegneri con almeno 3 anni di iscrizione al proprio ordine professionale.

I corsi sarebbero strutturati in 12 mesi di formazione, con un minimo di 200 ore complessive e verrebbero istituiti presso ogni tribunale, a numero chiuso e con cadenza semestrale.

Per iscriversi all’albo dei CTU, i corsisti dopo la frequenza del corso dovrebbero superare un esame orale.

Una volta iscritti all’Albo, i professionisti tecnici avrebbero l’obbligo di aggiornamento triennale.

Alla base della proposta c’è l’esigenza di elevare la qualità delle consulenze tecniche nel processo giudiziario. Secondo i proponenti, l’attuale meccanismo di selezione, basato sulla sola documentazione, non garantisce infatti un controllo reale delle competenze. Il nuovo corso mira quindi a formare figure professionali più preparate e consapevoli del ruolo che andranno a ricoprire.

Avv. TOMMASO GASPARRO

– IUVANTStudio Legale –

Via Comelico – Milano –

Pec: tommaso.gasparro@coalarino.legalmail.it

Consulenze online via Meet: Tommaso Gasparro

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